Freedom: Aquile o aquiloni?

Momenti dal Campo... 28 luglio 2009


Inserito l'8 Settembre 2009

Tanto per creare un'attesa...

"Il termine libertà dovrebbe far fremere i giovani, perché voi pensate d’esser liberi, 
ma la libertà è un cammino da compiere, una meta da raggiungere...
Questo sottotitolo dovrebbe intrigarvi: Aquile o aquiloni?
Per voi l’aquilone sarà anche un’immagine poetica e bella, 
ma può darsi che questo Campo serva a qualcuno di voi 
per tagliare il filo che lo tiene, lo zavorra e non lo fa volare.
Magari siete arrivati aquiloni e speriamo che possiate ripartire aquile..."
                                              
                                                      Campitello Matese, 27 Luglio 2009


Inserito il 9 Settembre 2009

Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e…

Gettandosi ai suoi piedi, gli disse...
"Voglio che Tu mi dica di me 
quello che io stesso non so di me, 
quello che mi aspetta, 
quello che è bene, 
quello che può rendere la mia vita bella...".
Forse questa è un’occasione d’oro da cogliere 
e per coglierla 
ci dobbiamo gettare davanti a Suoi piedi, 
immobilizzandoLo, 
catturandoLo, 
braccandoLo. 
Oggi.
                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito l'11 Settembre 2009

Ma io chi sono?

Voi, stamattina, vi siete guardati allo specchio,
lui si è messo l’orecchino, le ragazze si saranno pettinate cinquecento volte...
ma nessuno di voi, svegliandosi e guardandosi allo specchio, si è chiesto:
ma chi è questa persona che mi sta guardando da questa finestra che è lo specchio?
Ci sono delle persone che nascono e muoiono senza mai porsi questo interrogativo 
e queste persone vivono a metà, a un quarto, a una piccolissima possibilità 
delle loro infinite possibilità di espansione.
E tu?...

                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 12 Settembre 2009

Tu quante e quali relazioni intrattieni?

Più relazioni io intrattengo, più sono ricco. 
Attenti però che la quantità non basta: 
c’è bisogno anche di qualità di relazioni. 
Voi chattate volentieri alle 2:00 e alle 3:00 di notte: 
posso scrivere tutte le parolacce che voglio (tanto non mi vedono...) 
e, a volte, quando si chatta, 
si dicono cose che guardando una ragazza o un ragazzo negli occhi 
non si ha il coraggio di dire. 
Ma questa è una relazione? 
La quantità delle relazioni, da sola, 
non dice della maturazione di una persona. 
Tu quante relazioni qualitativamente belle, edificanti, 
stimolanti, intrattieni in questo momento? 
Chieditelo.


                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 13 Settembre 2009

I giovani di Presenzano


Dove stavano l’anno scorso? 
C’erano, erano vivi, ma nessuno li aveva chiamati, 
nessuno aveva detto loro: c’è un campo-scuola. 
Molti della nostra Diocesi neanche lo sanno...
E allora cosa è successo a Presenzano? 
È successo che è arrivato un vice-parroco 
che ha catalizzato l’attenzione 
e ha messo in moto una serie di reazioni a catena, 
tanto che quaranta giovani sono passati 
dal bacino adesso vuoto di Presenzano a Campitello Matese. 
Questa è la dimostrazione che una persona 
può mettere in moto una serie di relazioni più alte. 
Tornando a Presenzano, 
ciascuno di voi diventerà un motore 
- e questo lo dico anche per gli altri, ovviamente – 
di relazioni qualitative che ne genereranno altre... 
...
C’è bisogno di qualcuno che si metta in gioco. 


                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 14 Settembre 2009

Io sono un progetto gettato. Ti lanci?

L’uomo è un sogno, un grande desiderio.
Oggi, però, voi rischiate di non gettarvi più in avanti, 
di non progettarvi, 
di non sperare grandi cose, 
di non intraprendere grandi progetti, 
di accontentarvi...
L’uomo è un pro-getto, cioè uno che si lancia. 
Il “progetto” riguarda il futuro, mentre “gettato” il passato.
Il passato sono i miei genitori, 
sono quello che ho fatto fino a ieri, prima di venire al Campo. 
E tutto quello che tu sei stato fino a ieri in qualche maniera ti determina, 
ma non a tal punto da non permetterti di gettarti.

                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 15 Settembre 2009

Quella rabbia che ti rende libero

Io spero che con questo Campo vi venga 
un po’ di rabbia sana, santa,
perché tu non puoi vivere così, 
non puoi accontentarti di queste relazioni così povere:
tu hai bisogno di più, hai bisogno di aria, 
hai bisogno di allargare le tue conoscenze, 
hai bisogno di progettarti...
Questa rabbia è ciò che ti rende libero. 
L’uomo è libero? 
Sì, è libero e deve diventarlo. 
A questo, cari amici, è finalizzato il nostro cammino: 
rimettervi in un cammino di liberazione, 
perché voi non siete liberi. 
Tanti di voi sono rassegnati 
e qui, in 177 persone c’è un potenziale enorme 
che può rimanere inesploso...

                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 16 Settembre 2009

Che cos'è la libertà?

Pensate alle statue di marmo. 
Da dove viene una statua di marmo? 
Da un blocco di marmo. 
Lo scultore non aggiunge nulla al blocco, 
ma toglie prima con gli scalpelli grossi, 
poi con gli scalpellini sempre più piccoli, 
per far venire fuori il profilo, gli occhi, lo sguardo. 
Il cammino della libertà è innanzi tutto questo: 
un raggiungere la perfezione del mio essere, 
togliendo quello che è di più. 
Questo è il cammino dell’uomo: uscire dal blocco, 
che significa anche uscire dalla massa, dall’anonimato. 
E se tu non hai la forza di sbracciarti, 
uscendo fuori da questo blocco, 
tu resterai una statua incompiuta, o appena abbozzata, 
o addirittura un blocco di marmo. 


                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 17 Settembre 2009

Un luogo dove si svelano i segreti, sottovoce…

Ci sono delle cose che si dicono solo in casa. 
La casa è il luogo dell’intimità, 
è il luogo dove si svelano i segreti, dove ci si racconta...
Anche noi, cari giovani, siamo nella casa. 
Per noi la casa è questa valle 
dove la nostra Chiesa è raccolta.
In questi giorni, la Chiesa di Teano-Calvi ha posto casa qui a Campitello 
per sentire quello che altrove non si può sentire, 
per ascoltare i segreti, 
per acciuffare certe intuizioni 
che nella vita feriale, concreta, quotidiana, ci sfuggono...

                                              
                                                      Campitello Matese
                                                      dall'omelia del 28 Luglio 2009


Inserito il 18 Settembre 2009

Il valore di uno sforzo

Non vi siete resi conto abbastanza del valore dello sforzo 
compiuto questo pomeriggio. 
Quando io ho proposto di andare sul monte Miletto 
anche se la seggiovia non era disponibile, 
ho sentito un mormorio di disapprovazione 
e ho aggiunto: “Questa non è una democrazia”. 
Luigi ha risposto di contro: “E che libertà è?”. 
Cari amici, il problema è che non esiste libertà 
acquisita seriamente, senza sforzo.
Alcuni di voi hanno acceso una sigaretta sul monte, 
che è una contraddizione in termini!, 
qualcuno addirittura mentre si saliva: una cosa assurda! 
Questa cosa vi fa sorridere, ma è gravissima...
Nella vita non si realizza niente di buono senza sforzo. 
Tutto il male lo potrete fare in discesa libera, in caduta libera, 
ma non esiste un bene, fosse anche il diploma, la laurea, 
il conseguimento di un esame o una dieta, 
senza sforzo.


                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 19 Settembre 2009

Un pugno nello stomaco

“Adesso devo studiare! 
Questo esame lo devo superare!
Questa laurea la devo conseguire! 
Questo matrimonio devo farlo!” 
Ma se uno dice: 
“Va be’, poi vediamo... 
Ora non ne ho voglia... 
Oggi non me la sento...” 
allora voi non realizzerete nulla. 
Questo problema è collegato con la libertà: 
ci sono tante persone schiave, 
e dalla schiavitù si esce con la disciplina 
che è uno sforzo metodico, un allenamento. 
Vi farò andare a letto con un pugno nello stomaco, stasera, 
ma purtroppo ve lo devo dire: 
non esiste libertà senza liberazione 
e non esiste liberazione senza disciplina. 

                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 20 Settembre 2009

C'è chi dice no!

Oggi sono stato molto contento, e devo dirvi anche “bravi!”, 
perché quando ho guardato qualcuno di voi in faccia, 
ho detto: “E chi se lo porta?”. 
Invece, mi avete positivamente sorpreso, perché alla fine, 
il 99% di voi è riuscito a salire. 
Ma questo dovete farlo sempre! 
E non significa salire sul Miletto, 
ma significa stringere i pugni:
ho voglia di ubriacarmi e invece mi bevo un analcolico, 
ho voglia di... e dico no. 
C’è chi dice no. 
C’è chi ha il coraggio di andare fuori dal coro e di dire:
“Io non ci sto”. 

                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009


Inserito il 21 Settembre 2009

Siate più esigenti nei confronti di voi stessi

Se qualcuno emergerà dalla massa, 
sarà perché si è esercitato a pianoforte per ore ed ore, 
mentre gli amici giocavano e le amiche starnazzavano in piazza. 
Non vi sto facendo la predica, ma vi sto dicendo come essere felici
e come affrontare concretamente il tema della libertà nella vostra vita, 
vivendo un'autoliberazione. 
Alcuni di voi si devono liberare da una sessualità ossessiva, 
altri si devono liberare dal cibo, 
altri si devono liberare dal fumo, 
altri dall’alcool: 
ognuno ha il suo demone. 
Riconoscetelo e dite: io debbo diventare un po’ più duro, 
perché solo con lo sforzo siamo saliti in alto 
e solo con lo sforzo metodico, che si chiama disciplina, 
si può realizzare qualcosa di buono nella vita.   


                                              
                                                      Campitello Matese, 28 Luglio 2009

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