Freedom: Aquile o aquiloni?

Momenti dal Campo... 29 luglio 2009


Inserito il 22 Settembre 2009

Luci e ombre al campo-scuola...

Colgo dalla meditazione di don Michele la legge della gradualità, 
cioè le cose grandi non si apprendono di botto. 
Purtroppo i giovani, oggi, 
sono limitati dal tutto e subito, 
ma le cose grandi sono graduali: 
bisogna andare in prima elementare, poi in seconda, in terza...
In particolare lo dico per quelli fra voi – non credo tutti – 
che cercano l’amore e pensano che venga al primo colpo. 
Queste fortune non esistono nella vita!
Il campo-scuola è anche questo. 
Dire che alle 8:15 comincia la preghiera 
e molti di voi sono arrivati più tardi; 
dire che c’è bisogno di un quaderno e di una penna 
e molti di voi non li hanno portati; 
dire che bisogna dormire la notte 
e anche stanotte, puntualmente, non è accaduto: 
state facendo resistenza alla Sua Grazia
mettendo ostacoli, scudi spaziali per non essere raggiunti...
Se ti lasci raggiungere dal Sole, 
tu entri nella luce e tutto diventa luminoso, 
anche il dolore. 
Ma se tu stai nell’ombra, niente ti renderà felice, 
neanche l’amore.


                                              
                              Campitello Matese, 29 Luglio 2009 - Preghiera mattutina

Inserito il 24 Settembre 2009

La definizione più bella

"La libertà è un cammino dalla schiavitù al servizio."
Mettetevelo bene in testa: 
la libertà non è assenza di vincoli, 
ma è scelta del vincolo giusto.
La libertà è servire uno che ci libera, 
è seguire un liberatore...
Ma lo devi riconoscere, caro mio, 
perché forse ci sono dei liberatori in questo campo, 
si agitano delle idee rivoluzionarie per il tuo futuro, 
ma tu continui a baloccarti...

                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 25 Settembre 2009

Chi è più libero?

Siete più liberi voi o sono più liberi i vostri genitori? 
Siete più liberi voi o sono più liberi i vostri parroci? 
Siete più liberi voi o sono più liberi quelli fra voi che sono fidanzati seriamente?
(non per scherzo e non contemporaneamente con due ragazze, in due orari diversi) 
Siete più liberi voi o sono più liberi i seminaristi 
che si sono legati mani e piedi e sono andati in seminario? 
Toglietevi dalla testa che la libertà è poter fare quello che voglio.
La libertà è dipendere da uno che ci libera.

                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 26 Settembre 2009

Da cosa e da chi devo liberarmi?

Dipendere da Dio 
(come dipendere dalla moglie, dal marito, dai figli) 
è espressione di libertà. 
Se è chiaro che la libertà non è assenza di vincoli, 
ma è scelta di un vincolo liberante, 
allora passiamo da una "libertà di", a una "libertà da". 
Libertà da che cosa? 
Da tutto quello che mi fa schiavo. 
Schiavo delle sigarette? Mi devo liberare. 
Schiavo della birra? Mi devo liberare. 
Schiavo dell’alcool? Mi devo liberare. 
Schiavo della promiscuità? Mi devo liberare. 
A volte, anche i vostri rapporti affettivi null’altro sono 
che una forma di schiavitù terribile, dove l’uno tira giù l’altro.
Ci sono qui anche alcune coppie belle, che volano, 
ma se uno tira giù l’altro, zavorrandolo, bisogna tagliare subito.

                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 27 Settembre 2009

Libero da tutti! Anche dagli amici...

Ricordatevi che non esiste relazione che non possa ammalarsi.
Quindi, liberi dai genitori, ma anche liberi dagli amici.
E qui tocco un punto che vi farà soffrire: 
i miei amici non sono i miei amici, 
perché si è creato tra noi una sorta di appiattimento generale 
e nessuno ha il coraggio di dire: facciamo una cosa diversa, 
trascorriamo questo sabato sera in una maniera diversa. 
Abbiate il coraggio di smascherare l’amico, che amico non è...
Che progettualità vi tiene insieme? 
Se non c’è un progetto, c’è uno stagno dove c’è acqua torbida e puzzolente. 
Mi dispiace se qualcuno di voi rinuncia almeno a pensarsi, una volta nella vita, 
in una maniera diversa dal pantano nel quale vivete, 
però non posso dire: Va bene, fratellini miei... 
Come per dire che tutto va bene e tutto fa brodo. 
No, vi sto dicendo che la libertà si esercita nei confronti delle persone
ed è la libertà più difficile. 


                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 28 Settembre 2009

Libero da tutti! Anche dalla ragazza...

È più facile liberarsi dalle cose che dalle persone 
e in particolare da quelle che ci amano o che pensano di amarci 
e del cui affetto noi non riusciamo a fare a meno. 
Ci sono dei fidanzamenti che sono delle vere spire 
che piano piano ti arrotolano fino a strozzarti. 
E tu dici: “Ma posso mai rinunciare a questa ragazza? Stiamo insieme da tanto tempo!” 
“Da tanto tempo” diventa un criterio di valore...
Ma questo è un rapporto vitale?, di progettualità?, che genera?, bello?, luminoso?, aquila? 
No.



                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 29 Settembre 2009

Parole che fanno male

Attenti che siamo a un altro punto nevralgico, 
e i punti nevralgici sono punti dove ci si fa male. 
Forse devo tornare a casa, fare le valigie e andarmene. 
Forse devo tornare a casa e dire alla mia ragazza: “Non stiamo più insieme”. 
Forse devo tornare a casa e dire al mio amico, che era mio amico per la pelle, 
con cui uscivo tutti i sabato sera: “Tu non sei amico”. 
Forse devo tornare a casa e cancellare i numeri sul telefonino di alcune persone 
che pensavo fossero amiche e non lo erano. 
Questo è libertà da. 
Allora la libertà non è libertà di fare, ma libertà da, 
cioè pian piano devo uscire da questa dimensione di schiavitù 
ed entrare in una dimensione di libertà. 
La domanda è: mi sto liberando in questa maniera? 
Quali sono le relazioni sane e quali le relazioni malate?

                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

Inserito il 30 Settembre 2009

Che ci avete guadagnato?

Magari tutti i discorsi fatti si perderanno nella memoria. 
Resteranno le passeggiate. 
Questo lo so per esperienza di tante generazioni di giovani 
che ho accompagnato ai campi, in alto, a salire
e sempre protestavano...
Molti, a distanza di vent'anni, ricordano le passeggiate. 
Potrebbe sembrarvi una cosa riduttiva: ma come? Non si ricordano il tema? 
No, ricordano la fatica di salire e la gioia di conquistare una vetta. 
Allora che ci guadagniamo? 
Ci guadagniamo tante cose, tante assonanze 
e ogniqualvolta vedrete una montagna vi verranno tanti ricordi...

                                              
                                                 Campitello Matese, 29 Luglio 2009 

- Fine 2° giorno -

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