PREGHIERA GIOVANI
“QUANDO
RIFLESSIONI
DI S. E. MONS. ARTURO AIELLO
Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi
Cattedrale di Teano
Venerdì, 29 Febbraio 2008
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen
Canto: Acqua viva
Siamo qui e inizio col dire:
questa preghiera stasera è vietata a coloro che non hanno desideri, è vietata ai minori di, cioè a coloro che non
hanno sete. Quindi fuori tutti quelli senza desideri, fuori tutti quelli che
non hanno sete, fuori tutti quelli che si sentono a posto, pieni, sazi, che non
hanno nulla da rimproverarsi. Lascio qualche istante perché queste persone
possano lasciare
Ci fermiamo un attimo e ciascuno di noi legga dentro di sé: ho questi desideri, ho questa sete. C'è qualcosa di insaziabile che rimane anche quando mi sembra di aver raggiunto un obiettivo?
Sottofondo musicale
Ripetiamo la prima e la seconda strofa.
Chi berrà la mia acqua
non avrà più sete in eterno
e quest'acqua sarà per lui
fonte di vita per l'eternità.
Affannati e stanchi,
voi oppressi e poveri venite,
attingete con gioia a Lui
alla sorgente di felicità.
Ci sediamo. Adesso creiamo le
condizioni dell'ascolto della Parola di Dio, che è non solo fare silenzio fuori
ma anche dentro. Evitare anche il rumore del foglietto che avete in mano, in
modo tale che gli occhi, il cuore, la mente, i sensi siano rivolti al luogo
dove viene proclamata
Ascoltiamo da Carmen il Vangelo che avete già ascoltato Domenica scorsa e che riprendiamo stasera nella nostra preghiera.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa
chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva
dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque,
affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere».
I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la
donna samaritana gli dice: "Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a
me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i
Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui
che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti
avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il
pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più
grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i
suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua
avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete
in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua
che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi
quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad
attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli
risponde la donna: "Io non ho marito". Le dice Gesù: «Hai detto bene:
"Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai
ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna:
«Signore, vedo che tu sei un profeta! So che deve venire il Messia, chiamato
Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che
parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero
in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli
rimase là due giorni. Molti di più credettero per la
sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi
crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente
il salvatore del mondo».
Parola
del Signore.
Lode
a te, o Cristo.
Ho colto con piacere la qualità
del silenzio con cui avete ascoltato questo brano del Vangelo di Giovanni, di
capitale importanza. Dovete sapere che le Letture che stiamo facendo quest'anno
in Quaresima, sono le stesse che si facevano nei primi secoli della Chiesa
durante
Partiamo da questo desiderio di
bere. Voi sapete che si può a lungo, relativamente a lungo, stare senza
mangiare, ma l'acqua è importante. Sapete anche che dell'acqua è composto per
lo più il nostro corpo. H2O è la componente essenziale del nostro
corpo che per tre quarti è liquida. Quindi il corpo ha bisogno di assumere
liquidi, è un presupposto di esistenza, per cui la sete, la sete d'acqua,
diventa l'emblema di ogni bisogno, di ogni sogno, di ogni desiderio. Potremmo
dire che tutti i bisogni, tutti i desideri in qualche maniera sono una sete.
C'è sete d'acqua, sete di pane, sete di amicizia, sete di comunione, sete di
cultura, sete d'affetto, sete anche, non dobbiamo (come dire) nascondere, fa
parte della nostra vita, sete sessuale, sete di avere dei genitori, sete di
avere dei figli, sete. La sete nella vita è una foresta fatta di tanti alberi,
ed è proprio su questa sete, su questo desiderio che ci fa star male quando non
riusciamo a trovare l'acqua adatta, perché per ogni sete c'è l'acqua; non è
vero, come dice il proverbio napoletano, che ogni acqua toglie la sete, non è
vero. Perché ci sono anche seti specifiche. Cos'è una sete specifica? È la sete
di un liquido particolare e non posso dire: non
hanno pane, mangino brioches. Mi spiego?
Conoscete la battuta, almeno dovreste conoscerla, della Regina di Francia. Cioè
per ogni desiderio, per ogni sete c'è la sua acqua. Questo testo di Giovanni è
pervaso da uno scorrere di acque. Gesù ha sete, la donna ha sete, ha avuto sete
di tanti uomini e probabilmente, anzi certamente tanti uomini hanno avuto sete
di lei. C'è una sete di Dio che questa donna manifesta quando chiede a Gesù:
"Ma insomma qual è
Come vi dicevo all'inizio dobbiamo confessare però d'aver sete, allora io per primo confesso d'aver sete. Hai sete? Ho sete. È importante che come la volta scorsa, quindici giorni fa ho detto: confessiamo le nostre paure, e so che questa parola ha creato un po' di discussione negli incontri zonali e poi anche dopo la preghiera tra di voi. Forse le paure vanno condivise, così stasera dico: dobbiamo avere il coraggio di dirci che abbiamo sete, che abbiamo sete di tante cose. Queste seti che abbiamo normalmente sono state giudicate negativamente e cioè: Devi nascondere questa sete, devi fare un fioretto e non devi bere, devi non dire tutte le seti che hai, per alcune trova un modo sotterraneo di esaudimento, di alcune acque non bisogna parlare, addirittura ci sono stati nella storia, ma anche oggi, dei movimenti tesi ad annullare la sete. Nella fiaba del Piccolo Principe, che vi ho citato tante volte, che forse magari quest'estate potremo leggerci parola per parola, che è un trattato, a un certo punto l'autore immagina che il Piccolo Principe s'imbatta in un signore che ha inventato delle pillole per estinguere la sete e si meraviglia il Piccolo Principe che questo scienziato abbia inventato questa cosa fenomenale. Assumendo queste pillole, non si sente più il bisogno di bere, e dice: "Perché hai inventato questa pillola?". Perché per bere uno impiega del tempo: apri il frigorifero, prendi il bicchiere, versa l'acqua, oppure se non c'è l'acqua vai al bar, vai alla fontana, se stai in montagna, (magari qui ci saranno degli scout) arriva fino alla sorgente… Tutto tempo guadagnato, e questo scienziato ha fatto anche i calcoli, perché ogni settimana si guadagnano non so quanti minuti o addirittura delle ore, e alla fine questo bambino, che è poi un maestro, dice: "Se io avessi tutto questo tempo che tu mi vuoi far risparmiare, camminerei adagio adagio verso una fontana", a dire che la sete non bisogna nasconderla e non bisogna estinguerla, perché nella sete c'è qualcosa di più bello. Sì, io ho sete, magari quelli fra voi che non hanno ancora una ragazza, un ragazzo, non vedono l'ora di averne uno, anche questa è una sete, ma perché non scavi dentro questa sete? O anche tu che hai sete di amicizia, perché pensi che i tuoi amici ti abbiano tradito o che l'amicizia non esista, perché non scavi in questo bisogno, in questa sete? Sto per dirvi una cosa importantissima, attenti. A fondo di ogni sete c'è sete di Dio. Una cosa importantissima! Se almeno il 20% di voi comprende questo messaggio avrà una svolta nella vita positiva, una svolta di felicità: tutte le seti hanno a fondo desiderio di Dio. Anche le seti brutte? Anche le seti brutte. Anche desideri che non riesco a confessare? Anche quelli. Scava. Se hai la forza di scavare tu troverai una fonte. Ecco l'aspetto più bello di questo Vangelo: Gesù scava nella sete della donna, che è sete d'acqua, non verrai più ad attingerne, ti darò acqua viva, che è sete di comunione, perché ha avuto cinque uomini, adesso convive con un sesto che non è il marito. Questa donna ha sete di felicità e Gesù, da buon pedagogo, da buon maestro, l'aiuta a scavare.
Quelli fra voi che hanno avuto
qualche rudimento di filosofia all'inizio si sono imbattuti in questo signore
così strano, che si chiama Socrate, di cui noi direttamente non sappiamo nulla
se non attraverso un suo discepolo che ha scritto i Dialoghi, e come sapete si
chiamava Platone. Qual era l'arte di Socrate secondo Platone? Era l'arte della,
imparate questo termine difficile, maieutica, cioè l'arte di far partorire le
menti, di metterle in moto. Ecco, Gesù in questo dialogo con
Ci fermiamo qui per ora. E allora macinate in mente questa frase, anche questo è un buon esercizio. Tutte le seti sono sete di Dio. Ditevelo più volte in mente o scrivetelo sul display, sul video della vostra mente. Tutte le seti sono sete di Dio. E allora comincio a tirar fuori alcuni miei desideri, alcuni alti, altri bassi e vi trovo questo comune denominatore: “Ogni sete è sete di Dio”. Anche noi siamo venuti stasera con tanti desideri, con tante attese, certamente non potrà soddisfarle il vostro Vescovo che è uno strumento poverissimo, ma Dio sì, Dio che vi ha chiamati forse attraverso una sete. Vieni, vieni anche tu a questa preghiera, sembra una discoteca!(magari qualcuno avrà detto malignamente) Eun curioso è arrivato a questa preghiera. Bene, tu sei arrivato per questa curiosità, ma sappi che dietro tutto questo c'è una regia di Dio che ti vuole condurre a Lui, non per farti schiavo, per liberarti, perchè quando tu avrai trovato l'acqua che disseta ogni sete tu sarai finalmente felice. Ma è possibile tutto questo? Per adesso scrivo la frase sulla mente: “Ogni sete è sete di Dio”. Provateci.
Sottofondo musicale
Non l'avevo previsto, ma ascoltando la lettura e la dizione perfetta di Carmen riascoltiamo il brano. Però faccio io Gesù. Dov'è Carmen? Sarebbe bello che non leggeste sul foglietto, abituatevi anche in Chiesa a non utilizzare il foglietto durante la liturgia della Parola, ma ad ascoltare.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa
chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva
dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque,
affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Donna,
dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di
cibi. Allora la donna samaritana gli dice: "Come mai tu, che sei giudeo,
chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non
hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di
Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a
lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai
un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei
tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve
lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Carmen,
chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io
gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà
in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli
dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui
a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna
qui». Gli risponde la donna: "Io non ho marito". Le dice Gesù: «Hai
detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e
quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica
la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! So che deve venire il Messia,
chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù:
«Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano
di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è
più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e
sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola
del Signore.
Lode
a te, o Cristo.
Entriamo un po' più nel vivo del
dialogo di Gesù con
Gli
uomini non cambiano (Mia Martini)
Sono stata anch'io bambina
di mio padre innamorata
per lui sbaglio sempre e sono
la sua figlia sgangherata,
ho provato a conquistarlo
e non ci sono mai riuscita
e lottato per cambiarlo
ci vorrebbe un'altra vita.
La pazienza delle donne incomincia a quell'età
quando nascono in famiglia quelle mezze
ostilità
e ti perdi dentro a un cinema
a sognare di andar via
con il primo che ti capita e ti dice una
bugia.
Gli uomini non cambiano
prima parlano d'amore e poi ti lasciano
da sola
Gli uomini ti cambiano
e tu piangi mille notti di perché…
Invece, gli uomini ti uccidono
e con gli amici vanno a ridere di te.
Piansi anch'io la prima volta
stretta a un angolo e sconfitta
lui faceva e non capiva
perché stavo ferma e zitta…
Ma ho scoperto con il tempo
e diventando un po' più dura
che se l'uomo in gruppo è più cattivo
quando è solo ha più paura.
Gli uomini non cambiano
fanno i soldi per comprarti
e poi ti vendono
la notte, gli uomini non tornano
e ti danno tutto quello che non vuoi…
Ma perché gli uomini che nascono
sono figli delle donne
ma non sono come noi!
Amore gli uomini che cambiano
sono quasi un ideale che non c'è
sono quelli innamorati come te.
Sicuramente stasera guadagnerò
l'affetto delle donne e l'odio degli uomini con questo testo di una
drammaticità unica, graffiante, che esprime un dramma che non dobbiamo
nasconderci. Innanzi tutto questa non è Mia Martini, ma è
Ci sono delle frasi che hanno il
potere di uccidere una persona, come questa: "Sei sempre la stessa, tanto
io non mi aspetto niente da te". L'assenza della speranza di un genitore
nei confronti di un figlio è un grande dramma. E allora inutilmente questa
donna ha cercato di conquistare suo padre o di conquistarsi un posto d'onore,
fare qualcosa di bello, ha portato la pagella: “Papà, sono stato promosso!”… “E
che hai fatto? La metà del tuo dovere"….Così dicevano a noi. Invece a voi
danno le chiavi dell'auto che è parcheggiata sotto il portone. Ovviamente
Gli uomini non
cambiano (Mia Martini)
Al prossimo incontro, tra quindici giorni tutte donne…
Questa è una lezione per tutti. A
volte lasciarci graffiare ci aiuta a tirar fuori un po' d'oro che c'è, ma è
sotto la scorza. Stasera si tratta di tirar fuori un po' di cuore, non solo per
le donne ma anche delle donne per gli uomini. Questi uomini che ti uccidono e
vanno a ridere di te con gli amici, è una scena terribile, perché tu gli hai
confidato un segreto e loro dicono "Non lo dico a nessuno", e poi
magari stanno con gli amici e per fare gli spacconi raccontano un fatto che
riguarda la tua vita privata. Questa donna dunque ha ragione d'esser
diffidente, se ci fate caso quando Gesù l'approccia
"Donna, dammi da bere", risponde in una maniera scorbutica, perché
dice: "Ecco, un altro!”, perché anche Gesù è un uomo. ”Un altro uomo,
chissà che cosa vuole, chissà dove vuole arrivare, lo so bene dove vuole
arrivare", avrà pensato
Questo è l'augurio che il Vescovo
fa a ciascuno di voi, questo è il penultimo incontro prima di Pasqua. Non è
importante che veniate qui solo per voi ma ciascuno di voi, pensate, siamo
tanti stasera, ciascuno di voi, a scuola, all'università, nella squadra di calcetto,
può diventare un elemento-fonte, perché è bello, quando un cristiano diventa
veramente tale, cioè si converte, allora non solo risolve i suoi problemi, ma
diventa un elemento di coesione e di risposta anche ai bisogni degli altri,
diventa, in una parola, un apostolo. E
Gli uomini cambiano o non cambiano, allora? Ci chiediamo, andando verso la conclusione della nostra preghiera. Gli uomini cambiano, cambiano quando incontrano l'Uomo Gesù, che ti cambia.
Vedete, impercettibilmente, anche questi nostri incontri, pian piano si stanno facendo strada nei vostri cuori, nei crocicchi, negli incontri, nei messaggi che forse state chattando di qua e di là, creando questo cambiamento.
Vorrei raccomandare, agli uomini
maschi presenti, siate un po' più attenti a questo mondo femminile. Non è uno
spot, non mi hanno pagato le donne per dire questo. Siate un po' più attenti,
sia voi adolescenti che voi giovani, che voi adulti, perché, dice giustamente
Prima frase: Ogni sete è sete di Dio.
Seconda: Se tu scavi nella sete troverai certamente desiderio di Dio. "Se tu conoscessi il dono di Dio…".
Va' a chiamare tuo marito, cioè vieni da Gesù portando anche il tuo passato. I cinque mariti, e il sesto, sono il passato della donna. Non aver paura del tuo passato, Gesù te lo accoglie e lo redime.
E infine gli uomini possono cambiare. Possono cambiare quando sono innamorati e c'è l'Uomo innamorato dell'umanità, l'Uomo per eccellenza, l'Uomo, dice il Salmo 44, e questo dovrebbe far fremere tutte le donne presenti, che è il più bello tra i figli dell'uomo, ed è Gesù.
A Gesù andiamo anche con questo desiderio, d'essere accolti, d'essere compresi, e che Lui ce la dia quest'acqua viva che disseta per sempre. Amen. Ci mettiamo in piedi
Benedizione del Vescovo
Canto:
Nostalgia di una sorgente (G.
Cento)
Buona serata e riconciliatevi tra uomini e donne…
Il testo, tratto direttamente dalla
registrazione, non è stato rivisto dall’autore.